La pubblicità è lo strumento che usano aziende e professionisti per promuovere un prodotto o un servizio.
Scontato, ok… ma andiamo per gradi.
In tempi non molto lontani, la pubblicità veniva studiata da semiologi e sociologi per capire l’evoluzione della società italiana che passava dalla cultura contadina ad una cultura urbana. Lo spot tendeva a valorizzare questo cambiamento. Ad esempio, un prodotto non “essenziale” veniva proposto come lo svago tipico di una società aperta e libera.
In un periodo in cui il concetto di famiglia e il calore umano tipici della nostra società erano fortemente radicati, le pubblicità cavalcarono l’onda: Tutti ricordiamo gli spot del Mulino Bianco dove la tipica famiglia felice consuma la colazione: il biscotto e la merendina sono concetti impliciti di una comunicazione dove il “prodotto” di punta è lo stare serenamente insieme.
Si passa poi dalla società urbana ai prototipi di manager in carriera e casalinghe, evidenza di questo passaggio sono termini come “gusto forte e deciso”, “la potenza è nulla senza controllo” oppure le numerose casalinghe intente a sbrigare le faccende di casa con tale facilità che sembra che utilizzino prodotti miracolosi.
Con la crisi che avanza cambia anche il registro.
Ecco che le aziende si immergono nella vita quotidiana: “gente come voi” e “siamo tra di voi” sono i concetti che la pubblicità trasmette. Prendiamo ad esempio lo spot della Conad dove un impiegato sente che “c’è un problema tra la gente” e deve andare.
Le aziende si avvicinano alla gente comune, quella con i problemi, quella gente che fatica ogni giorno facendo della “vicinanza” il nuovo status: il mondo del noi-insieme è un modo di relazionarsi personalmente.
Altri esempi che evidenziano questa tendenza sono la Coca Cola (prima) e la Nutella (poi) che scrivono sulle confezioni dei loro prodotti i nomi delle persone rendendo il prodotto “personale”, la Edison che promuove le nuove tariffe con un nonno (Gerry Scotti) che si rapporta ai nipotini e ancora la Barilla con un contadino d’eccellenza (Antonio Banderas) che dialoga con una gallina in pena per amore.
La pubblicità, oggi, passa dal concetto di consumismo a 360° gradi alla sobrietà e agli acquisti consapevoli usando le relazioni sociali.
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